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ISPEZIONE FINALE DELLA GITA DI DOMENICA 29 APRILE, IN TRAVERSATA DA PREBENICO A GRACISCHIE

La relazione elaborata da Giulianio Verbi del sopralluogo dell'intero itinerario della gita  
Domenica 1° aprile 2012:

E' la Domenica delle Palme la giornata che c'incamminiamo lungo i colli della Slovenia: la mattina presto non s'incontra nessuno per strada, i paesi sono deserti ed una gelida ed insistente Bora sembra farci rivivere ancora la stagione invernale appena lasciata alle spalle. Il cielo è terso e la visibilità è grandiosa. Partiamo da Prebenico, ultimo paese dell'Italia, sottostante il Castello di Socerb / San Servolo, alto sulla Valle del Rio Ospo, zone che mi hanno già visto percorrere i sentieri antichi che attraversano zone di arenaria, come lascia tradire l'edificato. Varchiamo immediatamente la frontiera e con un tratturo scendiamo ripidamente ad Osp, camminando nella pineta. Raggiunto il villaggio, ci soffermiamo presso una caratteristica casa di un contadino locale, che ci racconta della sua produzione di olio, di vino e, dimostrando grande ospitalità, ci fa entrare nella sua cantina, dove albergano invitanti prosciutti, salami, pancette e speck. Riprendiamo il cammino, investiti dalle forti raffiche di vento e, con una carrareccia, ci accostiamo al grande salto roccioso che domina il paese, ai piedi del quale, in piano, ci sono degli suggestivi uliveti. A Gabrovica ci aspetta un'antica cisterna d'acqua e, poco sopra, la piccola chiesa, sovrastata dall'imponente viadotto autostradale. Ci stiamo lasciando alle spalle la Valle dell'Osp/Ospo e ci dirigiamo, gradualmente, verso un altro sistema collinare, assai isolato e silente, oltre il quale si dispiega la Valle del Rizana/Risano. In questo tratto abbiamo modo di toccare 2 ameni borghi, dove raccolgo le impressioni più vive ed autentiche di quest'escursione: infatti, a Stepani, un pugno di case raccolte attorno ad un'altura, c'imbattiamo in una grande stalla, all'interno della quale gli armenti sono intenti a nutrirsi e dove grazie a loro la temperatura è decisamente mite, e ci soffermiamo in corrispondenza di alcune vecchie case in arenaria parzialmente dirute, da dove si scorgono le antiche strutture portanti. Sono immagini di una realtà autentica, viva, in parte passata, tanto lontana dalla frenesia della quotidianità. Poco dopo tocchiamo la cima dell'altura dove si trova la chiesa di Rozar, alta sulla Valle del Rizana/Risano: il panorama è davvero suggestivo sulle frazioni di fondovalle e, più in là, sui colli dell'Istria slovena. Scendiamo a Rizana, dove incontriamo una simpatica famiglia di agricoltori: bastano un saluto, qualche parola e subito veniamo invitati all'interno della loro cantina, a bere un bicchiere, a riscaldarci un po' e ad assaggiare un saporito salame. Oltrepassiamo il fiume su di un ponte ed iniziamo la risalita lungo il versante opposto, seguendo una carrareccia, dalla quale begli sono gli scorci sulla zona appena attraversata e, più in là, sul ciglione. Più in su la carrareccia si esaurisce in un bosco ceduo, che si risale liberamente, toccando presto il sentiero segnato che raggiunge dapprima una sella e, quindi, una collina che separa la Valle del Rizana/Risano dall'altopiano digradante verso la Croazia. Suggestive ed inusuali sono le prospettive panoramiche verso l'Italia. Raggiungiamo Kubed, bel paese, alto sull'altopiano, e sito lungo la via per la Croazia, caratterizzato da un interessante sistema fortificato, che si rifà ai tabor, tipiche espressioni difensive delle genti del Carso. L'ultimo sforzo ci permette di risalire il Monte Lacna, che ho già toccato nel corso di una precedente e differente escursione. Lungo il sentiero, che si snoda attraverso una folta pineta, sono evidenti le tracce lasciate dai cinghiali, intenti a scovare radici. In cima la torre panoramica in acciaio consente di elevarsi al di sopra della pineta e godere dell'immenso panorama sulla zona carsica della Slovenia meridionale. All'orizzonte, invece, si scorgono da un lato il Mar Adriatico e dall'altro le colline della Croazia. Incontriamo una famiglia slovena con la quale c'intratteniamo a lungo, discorrendo (in inglese) del prossimo ingresso della Croazia nell'UE e di quali cambiamenti attenderanno queste genti e di altri stimoli escursionistici siti nei dintorni. Scendiamo in breve a Gracisce, la nostra destinazione, e ci rifocilliamo con dell'ottima gastronomia in un bel locale, che ci vedrà ancora loro ospiti.
Giuliano.